La Riforma del Terzo Settore -aggiornamenti normativi

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AGGIORNAMENTO SULLA RIFORMA E GLI INTERVENTI LEGISLATIVI A FAVORE DEGLI ETS (2019-20)

Negli ulti anni la Riforma del Terzo settore ha registrato qualche avanzamento, anche se ad oggi (Agosto 2021) non è ancora conclusa. Sono stati emanati importanti interventi legislativi per il Terzo settore, ampiamente descritti nel sito del Forum del Terzo settore di cui evidenziamo i principali:

  • 2019-202009.08.2019: pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU) il decreto “Adozione delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore” (del 4 luglio 2019);
    12.09.2019: Pubblicato in GU il decreto “Linee guida per la realizzazione di sistemi di valutazione dell’impatto sociale (VIS) delle attivita’ svolte dagli Enti del Terzo settore” (del 23 luglio 2019);
    04.11.2019: approvato il piano annuale e triennale del Servizio civile universale (in attesa di pubblicazione);
    30.01.2020: pubblicato in GU il Decreto “Erogazioni liberali in natura a favore degli Enti del Terzo settore”;
    21.07.2020: pubblicato il Decreto di nomina dei componenti, dell’organizzazione e dei componenti della Consulta nazionale per il servizio civile;
    23.07.2020: pubblicato in GU il DPCM della Disciplina del 5 per mille;
    02.10.2020: pubblicato in GU il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze (26/08/2020) che individua i criteri e le modalità di remunerazione dei commissari liquidatori e dei membri dei comitati di sorveglianza nelle procedure di liquidazione coatta amministrativa delle imprese sociali non aventi la forma di società cooperativa;
    21.10.2020: pubblicato in GU il Decreto Ministeriale sul RUNTS (15/09/2020) firmato dalla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo;
    18.12.2020: pubblicato in GU il Decreto annuale per attivare i progetti dei Bandi del Servizio Civile Universale.
  • 2021
    Il 2021 per la politica italiana è caratterizzato dal protagonismo del Piano Nazionale di Resilienza e Rinascita (PNRR) gestito dalla Cabina di regia ed il Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale.
    La Cabina di regia è preposta all’indirizzo, l’impulso ed il coordinamento della fase attuativa del PNRR presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Vi partecipano i Ministri e i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri competenti, in ragione delle tematiche affrontate in ciascuna seduta e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per le tematiche di rilievo territoriale. Tra le funzioni attribuite alla Cabina di regia è prevista la cooperazione con il partenariato economico, sociale e territoriale mediante un Tavolo Permanente istituito all’art. 3 del DL con funzioni eminentemente consultive.

    31.03.2021: pubblicazione degli adempimenti giuridici per la pubblicazione nel Registro Unico Nazionale: il termine per l’adeguamento degli statuti con modalità ordinarie è slittato dal 31/10/2020 al 31/3/2021, anche se rimane l’interrogativo aperto per le associazioni diverse dalle Organizzazioni di volontariato (ODV), Associazioni di promozione sociale (APS) ed ONLUS (dopo l’entrata in vigore del RUNTS non sarà possibile migrare come onlus) già iscritte ai registri regionali, per le quali varrà la trasmigrazione automatica al RUNTS (con successivo adeguamento degli statuti, se non già conformi l’omessa trasmissione entro 60 giorni dei dati richiesti, a seguito di controllo da parte degli organi preposti, determinerà la mancata iscrizione al RUNTS).Le Regioni e le Province autonome dovranno “migrare” entro 90 giorni dall’operatività del RUNTS le ODV e APS con una procedura telematica. Il RUNTS sarà gestito dall’Ufficio statale e dagli Uffici regionali e provinciali del RUNTS in collaborazione tra loro e nel rispetto delle disposizioni del Codice e del decreto che stabilisce che deve contenere informazioni omogenee e predefinite, secondo criteri di tassatività e tipicità, per tutti gli enti ad esso iscritti, indipendentemente dalla loro dislocazione sul territorio nazionale
    Con la pubblicazione in GU del provvedimento recante le informazioni tecniche del Registro Unico degli Enti del Terzo Settore (RUNTS) ora si attende la nascita della struttura tecnica, una piattaforma simile al Registro delle Imprese, il cui appalto è stato affidato ad Infocamere al fine della realizzazione della piattaforma.02.08.2021: nel D.Lgs “ Governance e semplificazioni” convertito nella legge “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR e semplificazioni, n. 77/2021) appena approvata, sono presenti alcune misure per il Non profit, tra cui:
    – la conferma per la proroga della scadenza del termine per l’approvazione degli statuti al 31 maggio 2022 (prima era il 31 Maggio 2021) entro il quale gli enti del Terzo settore (ETS) possono modificare i propri statuti con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria (Art. 66 del D.dlgs 117/2017).
    – l’estensione della disciplina del Codice del Terzo settore agli enti religiosi civilmente riconosciuti (anche se imprese sociali) per l’applicazione della disciplina relativa al ramo dedicato allo svolgimento delle attività d’interesse generale e per la parte di realizzazione delle eventuali attività diverse (Art. 5 e 6 del D.dlgs 117/2017).
    – il via libera al regime fiscale per il social lending,
    – il superbonus: il D.lgs dl Rilancio (art. 119 dl n. 34/2020) ha previsto anche per gli enti non profit la detrazione pari al 110% delle spese sostenute (dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022) per specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici.
    – il sostegno per la disabilità: Con la legge 108 del 29 luglio 2021 è stato convertito in legge il D.lgs Governance, con il quale il Governo è intervenuto, tra l’altro, in materia di proroga del termine per l’adeguamento degli statuti, in materia di disabilità: Al fine di assicurare un adeguato supporto tecnico allo svolgimento dei compiti istituzionali dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (art. 3 legge n. 186/200), con specifico riferimento al monitoraggio delle riforme in attuazione del PNRR, è prorogata fino al completamento del Pnrr, e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. La Segreteria tecnica già costituita presso la soppressa Struttura di missione per le politiche in favore delle persone con disabilità di cui al DPCM 25 ottobre 2018 (art. 4-bis, introdotto in sede di conversione) è stata coinvolta nella disciplina contenuta nella “Carta europea della disabilità in Italia”, che circoscrive l’ambito delle informazioni relative al soggetto titolare della Carta per i soggetti erogatori di beni o servizi (comma 2, art. 66). A questo proposito, si prevede anzitutto che l’Inps consente ai soggetti erogatori di beni o servizi in favore delle persone con disabilità l’accesso, attraverso lo strumento della Carta e su richiesta dell’interessato, alle informazioni – strettamente necessarie per le finalità in oggetto – contenute nei verbali di accertamento dello stato di invalidità o di disabilità, previsti da ogni normativa. Il riferimento ai suddetti soggetti erogatori concerne esclusivamente le pubbliche amministrazioni, gli enti territoriali e le associazioni di tutela delle persone con disabilità maggiormente rappresentative e capillarmente diffuse a livello territoriale, che erogano beni o servizi in favore delle persone con disabilità. L’accesso in oggetto è temporaneo e limitato al disbrigo delle pratiche connesse all’erogazione di detti beni o servizi. È demandato all’Inps di individuare, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, la tipologia di dati soggetti al trattamento, le operazioni eseguibili – necessarie al funzionamento della Carta e all’accesso alle predette informazioni – nonché le misure per garantire la tutela dei diritti fondamentali dell’interessato.

    24 Giugno 2021: in occasione dell’ Assemblea annuale, è stato siglato il protocollo d’intesa tra Forum del Terzo settore e CSVnet che sancisce la piena, integrata e reciproca collaborazione fra CSVnet (col presidente Stefano Tabò) e dalla portavoce del Forum del Terzo Settore (Claudia Fiaschi), che formalizza e fornisce una cornice istituzionale ad una collaborazione strategica e imprescindibile che ha portato, in questi anni, a progettualità e visioni comuni con risultati importanti come quelli conseguiti nel processo di attuazione della riforma del Terzo settore o come nel progetto di formazione dei quadri del Terzo settore. Partecipazione, confronto, sussidiarietà, solidarietà e coesione sociale sono valori fondanti su cui è stipulata la collaborazione tra Forum del Terzo Settore e CSVnet. Un altro nodo centrale del protocollo è stata la riflessione comune sugli indirizzi strategici generali da perseguire tramite le risorse del Fondo Unico Nazionale – alimentato dai contributi annuali delle Fondazioni di origine bancaria che è amministrato dall’ONC – e per favorire il pieno sviluppo del sistema dei CSV. Con questo accordo Forum e CSVnet si impegnano a dare grande valore agli strumenti della qualità sociale – dai bilanci alla valutazione di impatto, all’autocontrollo – e all’affermazione di governance partecipate. Un impegno comune verrà poi messo in campo per l’infrastrutturazione ed il rafforzamento del Terzo settore e delle sue capacità organizzative, per lo sviluppo sostenibile, nella finanza etica e sostenibile, nella promozione della cultura del volontariato in particolar modo tra i giovani, nel riconoscimento delle competenze acquisite con l’attività di volontariato e nel rapporto con le istituzioni pubbliche ed i diversi attori territoriali, in un’ottica di sussidiarietà, co-programmazione e co-progettazione, e di amministrazione condivisa.

    19 Luglio 2021: “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, un’ampia coalizione sociale che intende elaborare proposte operative per la riforma sulla non-autosufficienza: nel PNRR è stata prevista la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Si tratta di un risultato storico, poiché questa riforma è attesa dalla fine degli anni ’90, ma è unicamente un punto di partenza, perché solo la sua elaborazione mostrerà l’effettiva capacità degli Enti del Terzo settore di rispondere alle esigenze degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie.

    26 Luglio 2021: la conversione del Sostegni bis (D.lgs n.73/2021) con L. 106 del 23.7.2021 che prevede 60 milioni di euro per il Fondo straordinario a sostegno del Terzo settore (già previsto dal decreto “Ristori”, D.lgs 137/2020, art. 13-quaterdecies del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali) che riguarda le misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid, per gli Ets che non svolgono attività di impresa, ovvero per le organizzazioni di volontariato (iscritte nei registri regionali e delle province autonome), le associazioni di promozione (iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome) nonché le organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte nella relativa anagrafe.

    28 Luglio 2021: con il D.lgs n.107 del 16 Maggio 2021 (in vigore dal 10 agosto 2021) sono stati definiti i criteri ed i limiti dei ricavi delle attività profit rispetto a quelle di interesse generale (una o più delle 26 elencate all’Art. 5, c. 1 del Codice del Terzo settore), distinte per la loro natura secondarie e “strumentale” (Art. 6 del Codice del TS). Nel provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale anche le indicazioni sulle percentuali per identificarle. Il decreto (n. 107 del 19 maggio 2021) non definisce le attività diverse da un punto di vista qualitativo: si stabilisce infatti che esse, indipendentemente dal loro oggetto, si considerano strumentali rispetto alle attività di interesse generale se sono esercitate dall’ente per la realizzazione, in via esclusiva, delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale perseguite. Le attività diverse vengono invece definite da un punto di vista quantitativo ed è quindi il carattere della secondarietà a fornire gli effettivi criteri e limiti delle stesse rispetto alle attività di interesse generale qualora, in ciascun esercizio, ricorra (almeno) una delle seguenti condizioni: i relativi ricavi non siano superiori al 30% delle entrate complessive dell’ente; i relativi ricavi non siano superiori al 66% dei costi complessivi dell’ente. Se l’ente rispetta almeno uno di questi due criteri, le attività diverse vengono considerate secondarie rispetto alle attività di interesse generale. Qualora infatti i criteri quantitativi evidenziati non venissero rispettati (entro 30 giorni dalla data di approvazione del bilancio), la conseguenza è la cancellazione dell’ente dal registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) e quindi la perdita della qualifica stessa di Ets.
    CRITICA: dato che le attività diverse non sono state definite nell’oggetto, ma si identificano per differenza in ciò che non è considerato attività di interesse generale e raccolta fondi, appare imprescindibile per un ente del Terzo settore avere ben chiaro cosa siano le attività di interesse generale (di cui l’Art. 5 del Codice del TS fornisce l’elencazione ma lascia in molti casi alcuni dubbi sul contenuto preciso delle stesse) e cosa rientri fra le attività di raccolta fondi.

    29 Luglio 2021: Si è insediato questa mattina il Consiglio Nazionale del Terzo settore, in parte rinnovato nella sua composizione, alla presenza del ministro del Lavoro Andrea Orlando. Gli enti del Terzo settore rappresentati passano dai 42 del precedente consiglio, agli attuali 50. Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale Terzo settore, è stata riconfermata come vicepresidente del Consiglio nazionale del Terzo settore.
    “Il ministro Orlando – spiega la dr.ssa Fiaschi – ha ribadito la volontà di intensificare il lavoro del Consiglio Nazionale come luogo di dialogo sociale col mondo del Terzo settore, ha dato aggiornamenti sull’avanzamento dei provvedimenti attuativi della riforma, sull’atteso sblocco delle risorse destinate al Terzo settore che ha fatto fronte all’emergenza ed ha informato il Consiglio sulle attività portate avanti a livello internazionale. La ripresa di un lavoro a livello europeo sui temi dell’economia sociale è molto importante soprattutto nella prospettiva dell’Action Plan europeo sull’economia sociale”. Nella seduta di oggi si è avviata inoltre la riflessione sulle attività di particolare interesse sociale. È stato dato parere favorevole alle Linee guida sulla raccolta fondi e a quelle sul coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti nelle attività dell’impresa sociale. Il Forum Terzo Settore ha infine proposto di costruire nell’ambito dei lavori del CNTS, uno spazio di confronto con la Direzione Rai per il Sociale per rafforzare collaborazioni anche sul fronte della comunicazione sociale.